Per lo shooting day Nature by Marsupio abbiamo scelto uno dei luoghi di grande importanza per il nostro territorio, il Montello.
Questa collina di terra rossa, che si eleva poco oltre i 300 metri a sud del Piave, è il polmone verde delle numerose cittadine che lo circondano. Già noto ai tempi della Serenissima, dal quale essa si riforniva di legname per i cantieri navali veneziani, nel corso degli anni fu completamente disboscato. Ai secolari boschi di quercia si susseguirono poderi agricoli poco fruttuosi, fino all’attuale ecosistema formato da associazioni miste tra le quali predomina l’infestante robinia.
In questo microclima si sviluppa uno tra i prodotti gastronomici più rinomati della Marca, il celebre chiodino (Armillaria Mellea).
I “ciodet” come vengono chiamati dai residenti, crescono spontaneamente in autunno e hanno un diverso sapore in base al tronco su cui crescono. Poiché la robinia è la specie botanica prevalente sul Montello, ed ha una bassa concentrazione di resina rispetto alle conifere, è anche grazie a lei che ottengono il loro gusto unico e rinomato, motivo di grande orgoglio per i gastronomi locali.
DAL CESTO ALLO ZAINO, COME DEV'ESSERE UNO ZAINO DA FUNGHI?
In passato per la raccolta funghi ci si affidava al classico cesto di vimini che è stato ormai sostituito dal più sicuro e comodo zaino da funghi. La sicurezza è data dal fatto che non dovrete più tenere in mano il cestino ed avrete entrambe le mani e le braccia libere. Un dettaglio da non sottovalutare per le escursioni su terreni scoscesi che sono l’ambiente ideale per la crescita dei funghi.
Le caratteristiche dei migliori zaini da funghi sono:
Vi riportiamo nel dettaglio i nostri due zaini tecnici da funghi.
FOREST 50 RF
Zaino tecnico per la raccolta funghi con divisorio interno
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FOREST 35 BIS
Zaino tecnico per la raccolta funghi in rete
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